STORIA

14 Settembre 1892, nasce la Cassa Rurale di Prestiti

Sabato 17 settembre 1892 quindici signori salgono al primo piano del municipio di Caraglio, nella sala del Consiglio comunale: 

Don Ramazzina Silvio Felice
Migliore Cav.Vittorio
Ribero Francesco
Bruno Cav. Uff. Francesco
Bruno Callisto
Tornatore Francesco
Varengo Giovanni
Zurletti Cav.dott.Francesco
Molinengo Giuseppe
Salomone Alberto
Garin di Cocconato Conte Edwin
Galleani di Agliano Conte Avv. Giuseppe
Pellegrino Agostino
Lamberti Giovanni
Moschetti Cav. Avv. Luigi

 

La riunione tra questi signori, quasi tutti qualificati come “proprietari” o comunque considerati tra i “notabili” del paese, è promossa da don Ramazzina per costituire, con rogito notarile, una “Società cooperativa in nome collettivo” denominata “Cassa Rurale di Prestiti” con sede in Caraglio.

 

Il conte Edwin Garin di Cocconato nato e domiciliato a Nizza, possiede in Caraglio il Palazzo del Fucile ove trascorre i mesi estivi. È sindaco di Caraglio nel 1891 e nel 1892. Il conte e la contessa sono molto conosciuti in paese anche per le loro opere di beneficenza
Il conte avv. Giuseppe Galleani d’Agliano è un discendente dei costruttori del Filatoio Rosso che dal 1678 ha procurato lavoro a molti caragliesi; è proprietario di cascine e del palazzo e del tenimento del Palazzasso. Il conte Giuseppe Galleani d’Agliano sarà per più anni consigliere comunale.
Il cav. avv. Luigi Moschetti, di una famiglia molto nota in Caraglio, è anche lui proprietario di cascine e di una filanda. Al momento della firma dell’atto costitutivo della Cassa Rurale, è sindaco di Caraglio; sarà consigliere ed assessore nelle amministrazioni Bima, Bruno e Pellegrino. Nella sua vita Moschetti ricopre anche gli incarichi di consigliere comunale a Cuneo, consigliere dell’Amministrazione Provinciale e presidente della Deputazione Provinciale. Alberto Salomone ha un negozio di drogheria in Contrada Maestra (l’attuale via Roma), sull’angolo di piazza Garibaldi e sarà per anni consigliere comunale e assessore.
Agostino Pellegrino gestisce un pastificio situato in via Roma, quasi di fronte all’attuale Caffè Nazionale. Il pastificio è “idraulico” perché i macchinari funzionano sfruttando la forza dell’acqua tratta dal “bedale” con una condotta sotterranea partente da via dei Molini. Il cav. Agostino Pellegrino sarà consigliere comunale, assessore e, infine, sindaco di Caraglio dal 1909 al 1913. Del capitano, poi maggiore, Tornatore cav. Francesco resta, murata presso un cancello d’ingresso al cimitero, la lapide marmorea con il suo ritratto scolpito a bassorilievo. Giuseppe Molinengo è, per almeno un decennio, consigliere comunale a Caraglio.